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Sagarana L’ALTOPARLANTE


Brani tratti dal romanzo Introduzione al mondo


Idolo Hoxhvogli


L’ALTOPARLANTE



 

 
Leo scrive al sindaco
 
Signor sindaco, la prego cortesemente di far rimuovere l’altoparlante della via in cui abito. Perché mi permetto una simile istanza? Il motivo che mi spinge a rivolgerle parola è il seguente: suddetto megafono si trova accanto alla finestra della stanza in cui dormo, o meglio vorrei dormire, in quanto non riesco a chiudere occhio in seguito alla riforma di cui lei è promotore. Non è mia intenzione contrastare l’innovazione. Un altro motivo mi spinge a formulare questa preghiera: sono malato, e l’allegria nuoce gravemente alla mia salute. Da tempo sono tra vita e morte poiché colpito da allegrite, pericolosissimo morbo che percuote pochi sfortunati. L’allegrite mi rende impossibile vivere l’allegria. Da anni sono privo di una gradevole disposizione. Chiedo di poter stare in casa senza infastidire col mio malanno, lontano dalle strutture sanitarie, alleggerendo così le spese pubbliche. Il mio male si cura stando in casa. In attesa di notizie, le auguro i giorni sereni che a me mancano.
 
 
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Piccolo saggio sugli altoparlanti
 
A cosa serve un altoparlante? Amplifica il volume di una voce che altrimenti non potrebbe essere sentita. Se non fosse ascoltata, la voce, quale sarebbe la differenza rispetto al silenzio? Ha bisogno di un altoparlante perché diversamente non potrebbe essere udita. Che fastidio essere trascurati! L’altoparlante accorre in nostro aiuto. Se piomba svelto e coraggioso è perché c’è bisogno che una voce sia sentita. Gli altoparlanti sono dappertutto. C’è qualcosa che nessuno sa. Gli altoparlanti urlano: «Allegria». Un oggetto può essere fondamento della civiltà. Per un tale, la cultura e la scienza si basavano sul collutorio. La nostra città si fonda sull’altoparlante.
 
 
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Rovesciando
 
C’era una volta il mondo. Nel mondo, c’era una città; in questa città, c’era un altoparlante; in questo altoparlante, c’era un’anima; in quest’anima, c’era lo spirito dell’epoca; nello spirito dell’epoca, c’era l’allegria; nell’allegria, c’era la melanconia, che un giorno rovesciò l’allegria; l’allegria rovesciò lo spirito dell’epoca; lo spirito dell’epoca rovesciò l’anima; l’anima rovesciò l’altoparlante; l’altoparlante rovesciò la città; la città rovesciò il mondo.






Brani tratti dal romanzo Introduzione al mondo - Notizie minime sopra gli spacciatori di felicità, Scepsi & Mattana editori, Cagliari,2011, www.scepsimattanaeditori.com Acquisti: scepsi.ed.mattana@tiscali.it




Idolo Hoxhvogli
Idolo Hoxhvogli (1984) è nato a Tirana e vive a Porto San Giorgio. Si è formato all’Università Cattolica di Milano. I suoi scritti sono presenti in numerose antologie e riviste italiane e straniere, tra cui «Gradiva International Journal of Italian Poetry» (State University of New York at Stony Brook) e «Cuadernos de Filología Italiana» (Universidad Complutense de Madrid). Tra le sue opere, ricordiamo Introduzione al mondo. Notizie minime sopra gli spacciatori di felicità, Scepsi & Mattana, Cagliari 2012.




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