DUE POESIE Omar Lara
LOGORE E GUASTE
Quando posi la tua mano
sui miei capelli
e tocchi sotto di essi la mia traspirazione
durissima
io ti dico grazie in silenzio
per la tua dolce ferocia.
Quando sotterro i miei denti nella realtà
e li tolgo sozzi di fango e veleno
quando mi spingono verso la sola
temibile oscurità
quando disconosco i miei figli
e devo percorrerli uno ad uno
cieco
tu mi lanci la tua mano come un lampo
o un salvagente
e ad essa mi afferro
e la febbre declina
e dormo infine
e tornano ad ordinarsi le piccole figure
logore e guaste.
I GIORNI DEL POETA
a Neruda
Nei giorni della sua vita
ebbe accadimenti tristi
e amabili.
Il cielo cambiò colore molte volte
e la pioggia del sud
rancorosa lavò
ogni inverno
la terra che leccò nella sua infanzia.
Veloci macchine solcarono lo spazio
oltre i sogni
e dal mare sorsero oggetti incantati
che conservò con amore.
Girò il mondo su grandi barche
e percorse a cavallo la Cordigliera delle Ande
in altro tempo di nebbie.
Presenziò accadimenti rari e belli.
Si fotografò in luoghi con nomi esotici
(è possibile ricordarlo con una camicia fregiata
un berretto
una pipa).
Appariva e spariva nel suo paese di fiori e vino
ma il giorno della sua morte
fu un giorno oscuro e freddo.
Un paese brutalmente sgretolato si allontana.
Cosa videro i suoi occhi piccoli e avidi
per l’ultima volta:
tutta la poesia sprofondata in un pozzo,
o il fuoco che divorava città
o gli uomini che si diluivano come ombre
di ombre
mentre un fiume turpe precipita la sua collera animale.
Nei gironi della sua vita ebbe accadimenti
tristi e amabili,
successero molte cose belle
e altre
impossibili da comprendere.
In lingua originale:
GASTADAS Y ESTROPEADAS
Cuando posas tu mano
en mis cabellos
y palpas mi transpiración bajo el pelo
durísimo
yo te doy las gracias en silencio
por tu dulce ferocidad.
Cuando entierro mis dientes en la realidad
y los saco sucios de barro y veneno
cuando me empujan hacia la sola
temible oscuridad
cuando desconozco a mis hijos
y debo recorrerlos uno a uno
ciego
tú me lanzas tu mano como un relámpago
o un salvavidas
y a ella me aferro
y la fiebre declina
y duermo al fin
y vuelven a ordenarse las figurillas
gastadas y estropeadas.
LOS DÍAS DEL POETA
a Neruda
En los días de su vida
hubo acontecimientos tristes
y amables.
El cielo cambió de color muchas veces
y la lluvia del sur
rencorosa lavó
cada invierno
la tierra que él lamió en su infancia.
Veloces máquinas surcaron el espacio
más allá de los sueños
y del mar surgieron objetos encantados
que guardó con amor.
Dio la vuelta al mundo en grandes barcos
y cruzó a caballo la Cordillera de los Andes
en otro tiempo de tinieblas.
Acontecimientos raros y bellos presenció.
Se fotografió en lugares con nombres exóticos
(es posible recordarlo con una camiseta listada
un gorro
una pipa).
Aparecía y desaparecía en su país de flores y vino
pero el día de su muerte
fue un día oscuro y frío
rodeado de otros días oscuros y fríos.
Un país feamente agrietado se le aleja.
Qué vieron sus ojos pequeños y ávidos
por última vez:
toda la poesía sumida en un pozo,
o el fuego devorando ciudades
o los hombres diluyéndose como sombras de
sombras
mientras un río turbio precipita su cólera animal.
En los días de su vida hubo acontecimientos
tristes y amables,
ocurrieron muchas cosas hermosas
y otras
imposibles de comprender. Traduzioni di Tomaso Pieragnolo Omar Lara è nato a Nueva Imperial, Chile, nel 1941. Oltre la sua opera poetica, che comprende più di venti libri tra i quali Los Buenos Días, Serpientes, Memoria, El viajero Imperfecto, Islas Flotantes, Vida Probable, Fuego de Mayo, Bienvenidas calles del Perú, Voces de Portocaliu, La Nueva Frontera, Delta, Papeles de Harek Ayun, Omar Lara è traduttore dal rumeno, lavoro che svolge dal suo esilio a Bucarest, avvenuto tra 1974 e il 1981; una delle sue traduzioni, El Ecuador y los Polos, di Marin Sorescu, vinse il Premio Internazionale di Poesia Mistica Fernando Rielo nel 1983. Lara è anche traduttore di altri scrittori rumeni, tra i quali Mihai Eminescu, Al., Macedonsky, Ion Barbu, Gellu Naum, St. A. Doinas, Ion Caraion, Marin Preda, Maria Banus, Dinu Flamand. Per la poesia ha ricevuto il Premio Casa de las Américas (La Habana, 1975), la Beca de Creación John Guggenheim (1983), la Medalla Mihai Eminescu, che concede il Governo di Romania (2001), la Medalla Presidencial Centenario Pablo Neruda (2004). Nel 2007 ottenne il Premio Nacional de Poesía Fernando Santiván, il Premio Casa de América di Poesía Americana (Madrid) e il Premio Internazionale di Poesia Città di Trieste (Italia). Nel 2009 ha ricevuto il Premio Internazionale Ovidio, della Unione di Scrittori Rumeni e nel 2010 il Premio Internazionale Domus Aurea, che concede la Università di Roma. Nel 2009 furono pubblicati i suoi libri Foto&Grafia (Chile), Vida, Toma mi Mano (Cuba), Argumentos del Día. Antología Personal, (México), La tierra prometida (España), Prohibido asomarse al interior (Chile). Nel 1964 Lara fondò a Valdivia il Grupo Trilce de Poesía e la rivista TRILCE, che attualmente ancora dirige. La sua poesia è in delicato equilibrio tra il crepuscolarismo sudamericano, legato alla nostalgia del passato e al senso di consumazione del tempo e delle cose, ed un pacato e razionale vitalismo.
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