DUE POESIE Alexandra Zambà
mi hai chiesto il pane
mi hai chiesto il pane morbido burro e latte mi hai chiesto il pane nero di segale, bianco di manioca di ceci polvere, farina di orzo mescolata terra d’Eufrate mi hai chiesto il pane del buio degli armadi il pane clandestino pane rubato nel grembiule succhio di gengive quello sognato mi hai chiesto il pane dell’amore angelicato, bagnato nel vino morso con rabbia respinto e poi riafferrato, cullato con nenie capelli sciolti cenere, mani incrociate occhi gonfie di rossore, piedi nudi sul selciato mi hai chiesto i cortili dell’ombra, del ramo alto sul muro abbarbicato mi hai chiesto il salto il battito il ritmo dell’anima il sogno della luna mi hai chiesto ________________
Lasciatemi vivere nelle vostre case
cercare frammenti contati a migliaia
appendermi dall’abbaino di luce gialla
dondolare sulla polvere vissuta a strati
sconosciuta
rotolare nel corridoio in fondo dove
volano cavalli
stringe falene giganti
– due piante scure solitarie –
scrutare
il tavolo comò e sedie piene di voci –
seguire passi svelti sventolii di risa giovani
fruscio ansimante di lenzuola bianche
ciabattare di caviglie secche lento e cauto.
Non fermatemi nel cammino
lasciate che sia io a scegliere la penombra
dei sofà verde lisi, girare i tacchi, spalancare porte
pronunciare il nome che brucia l’anima-.
lasciatemi vivere tra bauli
e tende tirate in fretta – mani morbide –
scrutare le finestre di fronte.
Lasciatemi sola vivere i profumi del giardino vicino
annusare dall’alto nella grande cucina il pentolame
la gatta sorniona sgranare fagioli piselli tra risa e pianti
sollevarmi davanti a specchi afoni
sentire i festosi brindisi fraterni della stanza lontana. Alexandra Zambà vive tra Roma e Limassol (Cipro). Di nazionalità cipriota, ha insegnato tra l’altro geografia economica e antropologia, creato società di produzione cinematografica e televisiva, realizzato produzioni europee, fondato con altri l’Associazione dei ciprioti in Italia “NIMA” della quale attualmente è presidente. È autrice e regista di spettacoli teatrali (tra gli altri: “ Il Filo e le Perle”, “Il Filo e le Ombre”, “La Vita della Morte”, “Alla buon ora”, “Vita breve di Eftimios”). Ha lavorato per il teatro e ha prodotto spettacoli teatrali, ha portato da Cipro in Italia il Teatro delle Ombre, Musica e danza cipriota.
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