ASPETTANDO I RISULTATI DEL TEST DI GRAVIDANZA Maria Mazziotti Gillan
A quarantun anni, sono incerta su tante più cose di quel che potevo immaginare venti anni fa.
La tua esistenza o non esistenza oggi incombe su di me. Le voci
del mondo gli amici, le donne
emancipate che mi sono vicine, all’unisono gridano
abortisci abortisci abortisci.
Ma la voce dentro di me urla
No
rivela il mio egoismo nel suo specchio
l’oscura intenzione della mia anima.
Questa salamandra, questa fusione di minuscole cellule
crea un’esplosione belle comete
in collisione nel mio universo ordinato.
Mi vien da dire: sono troppo vecchia, troppo stanca
troppo occupata a provare ali che non uso da tempo,
ma la voce rifiuta di star zitta. Mi batte
nelle ossa con primitiva insistenza.
Piccola vita, a galla nella tua barchetta di cellule,
ti porterò sotto il mio cuore
sebbene l’aritmetica sia avversa a entrambe.
Oggi giro alla larga dal reparto bebè,
dalle centinaia di richiami alla mente che ora mi assediano.
Le ragazze che spingono il passeggino
per il supermercato Brandlee's, la ragazza con la camicetta pre-maman
che proclama: “Non sono più sola”.
Voglio urlare, tutti nasciamo soli,
e il bimbo che ci batte sotto il cuore
questo non lo cambia. Vorrei adagiarmi
sulle brutte mattonelle di Bradlee’s e scalciare
battere i pugni fino a far sparire
questo intruso dalla mia vita.
Mentre aspetto in coda, il futuro mi passa davanti agli occhi:
il biberon
la poppata di mezzanotte i legos
le partite di baseball
i ricevimenti genitori
sono massi sul mio cammino, montagne
di roccia che dovrò scalare
per te. Cammino verso il sole primaverile
mentre la vita si chiude di scatto attorno a me e alla mia paura.
I miei amici hanno tutti l’età mia, i figli al liceo
come i miei. Sarò da sola con te.
Sarai nata con uno sguardo torvo sulla faccia,
le mani che ti tremano, per aver sorbito dal midollo
delle mie ossa il mio tremolio.
Insieme ci dondoleremo in questa barca che fa acqua e
io ti vorrò bene, lo so: è solo in questi primi
momenti, mentre altero il quadro della mia vita
che avevo dipinto a pennellate tanto sicure, solo in questi
momenti che vorrei tu non ci fossi.
(Traduzione di Pina Piccolo)
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In lingua originale:
WAITING FOR THE RESULTS OF A PREGNANCY TEST
Maria Mazziotti Gillan
At forty-one, I am uncertain of more things than I could have imagined twenty years ago.
Your existence or non-existence hovers over me today, The voices
of the world my friends, the liberated
women who are close to me, cry abort
abort abort in unison.
Yet the voice inside me shouts
No
shows my selfishness in its mirror
my soul's dark intent.
This newt, this merging of tiny cells
makes an explosion nice comets
colliding in my ordered universe.
I want to say: I'm too old, too tired,
too caught up in trying wings so long unused,
but that voice will not be silent. It beats
in my bones with its primitive insistence.
Little life, floating in your boat of cells,
I will carry you under my heart
though the arithmetic is against us both.
Today I bypass the baby departments,
the thousand reminders that come to me now.
The young women wheeling strollers through
Bradlees, the girl in the maternity shirt
which proclaims: "I’m not lonely anymore."
I want to scream, we are all born lonely,
and the child beating under our hearts
does not change that. I want to lie down
on the ugly pebbled floor of Bradlees and kick
my feet and pound my fists and make this intruder
in my life vanish.
As I stand at the checkout line, I see our years unroll:
the bottles
midnight feedings tinker toys
baseball games
PTA meetings
are boulders in my path, a mountain
of boulders I will have to climb
for you. I walk into the spring sunlight
while my life snaps closed around me and my fear.
My friends are all my age, their children in high school
as mine are. I will be alone with you.
You will be born with a scowl on your face,
your hands shaking, having taken from the marrow
of my bones my own quaking.
We will rock together in this leaky boat and
I will love you, I know; it is only in these first
moments, while I alter the picture of my life
I had painted with such sure strokes, only in these
moments that I wish you were not there. (Tratto dall’antologia poetica “Bum Rush The Page” – Oral Interpretation of Poetry, Three Rivers Press, New York, NY, USA, 2001.) Maria Mazziotti Gillan
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