Le lacrime non abitano gli occhi.

Forse stanno nelle lunette delle unghie o nei malleoli.

Nei tendini dei polpacci.

 

Forse stanno nelle ossa o negli umori fra le cosce.

Nei gas dell’intestino, nei ventricoli del cuore.

Nelle ghiandole dei seni.

 

Forse stanno nei lobi delle orecchie o nei pori della pelle.

 

Le lacrime non abitano gli occhi.

Confuse col moccio del naso, rammendano la bocca con spaghi di saliva.

Sciamano nel caldo del dolore.

 

Le lacrime non mi abitano.

Sono pozzanghere, torrenti sotterranei.

Sputi salati dal mare.