Torna alla homepage

Sagarana SOPRAVVIVIAMO COMUNQUE


Dennis Brutus


 

Sopravviviamo comunque
e non appassisce, frustrata, la tenerezza.
 
Fasci luminosi indagano
come ratrelli i nostri nudi contorni inermi
accigliato ci sovrasta il Decalogo monolitico
di divieti fascisti
e vacilla verso la catastrofica caduta;
lo stivale s’accanisce contro la porta sbrindellata.
 
Ma sopravviviamo comunque
agli strappi, alla deprivazione e alle perdite
 
Le pattuglie si srotolano lungo il buio dell’asfalto
sibilando minacce contro le nostre vite,
 
e somma crudeltà, in ogni angolo la nostra terra sfregiata dal terrore,
resa sgraziata e inamabile;
lacerati tutti noi e l’abbandono della passione
 
 
ma sopravvive comunque la tenerezza.
 
 
 
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
 
 
In lingua originale:
 
 
SOMEHOW WE SURVIVE
 
Dennis Brutus
 
 
Somehow we survive

and tenderness, frustrated, does not wither.
 
Investigating searchlights rake
our naked unprotected contours
over our heads the monolithic Decalogue
of fascist prohibitions glowers
and teeters for a catastrophic fall;
boots club the peeling door.
 
But somehow we survive
severance, deprivation, loss.
 
Patrols uncoil along the asphalt dark
hissing their menace to our lives,
 
most cruel, all our land is scarred with terror,
rendered unlovely and unlovable;
sundered are we and all our passionate surrender
 
but somehow tenderness survives.

 





(Tradotta da Pina Piccolo)




Dennis Brutus
Lo scrittore e poeta sudafricano Dennis Brutus (1924-2009), storico intellettuale capofila delle battaglie contro l'apartheid insieme a Nelson Mandela, e' morto il 28 dicembre scorso nella sua casa di Citta' del Capo all'eta' di 85 anni in seguito ad un tumore. Insegnante di scuola media e giornalista, a lungo perseguitato dal governo sudafricano, Brutus fu costretto all'esilio negli Stati Uniti dove inizio' a scrivere poesie piene di nostalgia per la terra natale. Le sue raccolte piu' importanti sono ''Sirene, nocche, stivali'' (1963), ''Lettere a Marta'' (1968), ''Poesie da Algeri'', ''Una semplice brama'' (1973), ''Poesie cinesi'' (1975), ''Tensioni'' (1975) e ''Ostinata speranza'' (1979). Era presidente emerito del Dipartimento di Studi Africani dell'Universita' di Pittsburgh (Stati Uniti). Ha continuato il suo impegno politico fino alla fine anche con l'attivismo nel movimento per l'ecologia.




    Torna alla homepage copertina I Saggi La Narrativa La Poesia Vento Nuovo