FERACE Juan Pomponio
La pesca si divide nel mezzo della giungla
Scricchiola il carroccio e ritorna sul sentiero
E si apre accendendo fuochi verdi.
Mi sveglio e sbadiglio
E contemplo lo spazio senza luogo.
Lancio il sottile spago setoso
E si trasforma in gancio, in porto
In disperati occhi nel mare aperto.
Rastrello i tuoi semi amazzonici
Osservo spuntare il fumo bianco del fango
Scelto con mani da vasaio.
La pesca svanisce nella bruma,
si accoppiano i fiori della foresta
sessi malati dai colori audaci
pistilli dell’anima si scagliano
contro la tempesta di clorofilla innamorata,
cavalca un luminoso destriero
cola il seme urgente, decapita stelle.
La traccia del bruscolo sparso
Segna la scia del sangue confuso:
elabora crome , fabbricano pigmenti,
spuntano soli, sviluppano incontri.
Appaiono bestie, gnomi, folletti
E gargolla e si plasmano creature addestrate.
Il volto della foresta è assassinato
Da una coltellata di luce
Segmenta origini;
sceglie i muscoli, imprigiona i seni
e succhia il fresco latte del supplizio.
(Traduzione dallo Spagnolo di Samanta Catastini)
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In lingua originale:
FERAZ
Juan Pomponio
El durazno se parte en medio de la jungla
cruje el carozo y retoma el sendero y se abre encendiendo fuegos verdes: despierto orgulloso y bostezo y contemplo el espacio sin lugar. Lanzo el delgado cordel sedoso y se convierte en amarra, en puerto, en desesperados ojos de mar abierto. Rastreo tus semillas amazónicas observo brotar el humo blanco del barro seleccionado con manos de alfarero. El durazno se esfuma en la bruma, se aparean las flores de la selva sexos enfermos de colores audaces, pistilos del alma arremeten contra el vendaval de clorofila enamorada, cabalga un luminoso corcel chorrea el semen urgente, decapita estrellas. El rastro de las semillas esparcidas marca el reguero de la sangre confundida: elabora corcheas, fabrican pigmentos, brotan soles, desarrollan encuentros. Aparecen bestias y gnomos y duendes y gárgolas y se gestan criaturas adiestradas. El rostro de la selva es asesinado Por una cuchillada de luz segmenta orígenes: selecciona muslos, aprisiona los senos y succiona la fresca leche del suplicio. Il poeta Juan Pomponio è nato il 23 settembre 1966 a Berazategui, provincia di Buenos Aires, Argentina. Nel 2002 pubblica il suo primo libro di poesie intitolato Salvaje (Selvaggio) (ed. Ultimo Reino). Con il quale ha ottenuto la Divisa Honorífica Nacional dall’istituto letterario “Horacio Rega Molina 2003” nella città de La Plata, Buenos Aires. Nel dicembre 2007 esce “Grageas” (Confetti) (100 racconti da tutto il mondo) Edizioni Desde la Gente. Nell’aprile 2008 pubblica “Fragua Universal” (Fucina universale) , ed. Fondazione Bafoandes, San Cristóbal, Venezuela. Dichiarato cittadino onorario dal consiglio di Berazategui nel 1997. Ha vinto tantissimi premi di poesia e di racconti non solo in tutta l’America Latina (Colombia, Venezuela, Argentina) ma anche negli Stati Uniti e in Spagna. Riconosciuto come uno dei migliori poeti viventi del Sud America arriverà in Italia anche il suo primo romanzo con Musso editrice, in corso di traduzione da Catastini Samanta.
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