TUTTI I GIORNI Ingeborg Bachmann
La guerra non viene più dichiarata,
ma proseguita. L'inaudito è divenuto quotidiano. L'eroe resta lontano dai combattimenti. Il debole è trasferito nelle zone del fuoco. La divisa di oggi è la pazienza, medaglia la misera stella della speranza, appuntata sul cuore. Viene conferita quando non accade più nulla, quando il fuoco tambureggiante ammutolisce, quando il nemico è divenuto invisibile e l'ombra d'eterno riarmo ricopre il cielo. Viene conferita
per la diserzione dalle bandiere, per il valore di fronte all'amico, per il tradimento di segreti obbrobriosi e l'inosservanza di tutti gli ordini. (Traduzione di Maria Teresa Mandalari)
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In lingua originale:
EVERY DAY
Ingeborg Bachmann War is no longer declared,
only continued. The monstrous has become everyday. The hero stays away from battle. The weak have gone to the front. The uniform of the day is patience, its medal the pitiful star of hope above the heart. The medal is awarded
when nothing more happens, when the artillery falls silent, when the enemy has grown invisible and the shadow of eternal armament covers the sky. It is awarded for desertion of the flag, for bravery in the face of friends, for the betrayal of unworthy secrets and the disregard of every command. Nata a Klagenfurt, Austria, nel 1926, Ingeborg Bachmann ha pubblicato nel 1953 il suo primo libro di versi, Il tempo dilanzionato, che le è valso il Premio del Gruppo 47. Invocazione all'Orsa maggiore, la sua seconda raccolta lirica, è apparsa tre anni dopo. È vissuta a lungo in Italia, soggiornando anche in Inghilterra, Svizzera e Germania. Nel 1965 si è trasferita definitivamente a Roma, dove è morta nel 1973. La poesia pubblicata è tratta da Non conosco mondo migliore (Guanda ed., Parma 2004. Traduzione di Silvia Bortoli).
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