CREATURE Paolo Aldrovandi E adoperare la Bibbia come un sottobicchiere per vini scadenti, mentre tutto fuori brucia, la gente brucia i cani bruciano le piazze e le vie tutte bruciano le auto in doppia fila bruciano e bruciano insieme ai proprietari, anche loro in doppia fila da una vita, come carrelli iper-mercato dentro la gabbia e fuori, le grida e le sirene, non mi toccano perché son al sicuro mentre tutti stanno bruciando sereni, mentre chiudono le imposte la sera bruciano e scommettono sul fuoco amico che non esiste e si scottano le dita come stupidi filosofi, nel tentare la congettura che fa salire la marea pronta a lenire, tutto quel calore che brucia dentro lo stomaco e dentro al petto, anche una volta imboscato nel letto che brucia senza emettere suono, come passi di silenzio annaffiati dalla benzina in un incendio imbavagliato e cieco che rantola tra lenzuola e pensieri di desideri e vortici, che son fantasmi sul soffitto. Paolo Aldrovandi è nato a Mantova nell’agosto del 1974. Il suo lavoro lo porta spesso a viaggiare in solitudine dandogli l’opportunità, ma soprattutto la curiosità analitica, di guardarsi intorno confrontandosi con realtà sconosciute e persone che quasi certamente non avrà più modo d’incontrare e che proprio per questo attraggono il suo sguardo. La sua scrittura è cruda e reale, per meglio dire: quotidiana.
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